Diego Scursatone

Si forma presso l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. La sua prima produzione è di carattere figurativo: personaggi deformati e senza tempo, maturati in un'inquietudine interiore di rara intensità. La svolta arriva durante un periodo di permanenza in Finlandia, da dove ha anche la possibilità di visitare i luoghi del Nord Europa.

Sono immagini deserte, case nelle quali si vive l’intima solitudine, quasi una meditata tristezza. Pittura che esprime quel senso tragico della vita, della morte e dell’amore, di cui è pervasa la letteratura scandinava.

Altro tema ricorrente è quello rappresentato dalle città, luoghi avvolti da un alone surreale. Le auto, le luci delle case accese, sono elementi che evocano la presenza umana senza mai esplicitarla. Ne consegue una leggera sensazione di smarrimento di fronte a immagini che ripropongono, quasi ossessivamente, un medesimo contesto visto da più prospettive.

Il suo cammino si identifica con una continua ricerca di luoghi, di sensazioni, di connessioni tra realtà e invenzione, tra fantasia e colore, tra le luci smorzate delle periferie e la profondità di una umanità rivisitata. Nei paesaggi che raffigura la rappresentazione assume l’aspetto di una scenografia dove lo spazio e l’architettura sono i soggetti principali.